Autore: Paolo Lo Conti
Editore: Zona editrice
Anno di pubblicazione: 2012 marzo
Lingua: Italiano
Pagine: 104
Codice ISBN 978 88 6438 277 7
Generi:Romanzi e Letterature, Romanzi italiani contemporanei
Prezzo di copertina: 12,00 €
http://www.ibs.it/code/9788864382777/lo-conti-paolo/moglie-del-lupo.html
Recensione
Nella lettura di questo libro si assiste al progressivo sgretolarsi delle certezze a cui la gente si aggrappa, magari per tutta la vita. Ogni racconto rappresenta infatti lo spunto di riflessione per dare nuovo e più profondo significato alle nostre esistenze. Condito, spesso e volentieri, con personaggi ironici, il sorriso diventa mezzo per ridicolizzare le piccolezze. L'autore indossa i panni del picconatore, lancia punti interrogativi su quali siano davvero i soggetti vincenti e quali i perdenti. Ricorre al tema della denuncia di una società sempre più sorda ai valori, concentrata sulla folle soddisfazione dei bisogni primordiali, per mettere una mina sotto il concetto di ricchezza.
mercoledì 14 marzo 2012
martedì 13 marzo 2012
Recensione Corriere della Sera - Bergamo, sabato 31 marzo 2012
IPOCRISIA E SETE DI RICCHEZZA: LA LENTE PER METTERLE A NUDO E' L'IRONIA.
"Una risata vi seppellirà", diceva Bakunin. Le certezze di una vita si sgretolano sotto lo sguardo ironico di Paolo Lo Conti, scrittore trentaquattrenne nato a Messina, ma cresciuto a Bergamo. Nella nuova raccolta di racconti "La moglie del lupo", edita da Zona, Lo Conti sviscera ipocrisie e idiosincrasie d'oggi, focalizzando più temi. L'immigrazione innanzitutto. Emblematica la vicenda di "Fuori dal vaso", in cui tratteggia il profilo ironico dell'amministratore ligio di un condominio, dove la convivenza tra italiani e stranieri si fa ogni giorno più difficile. Amministratore che alla fine però fa una scoperta: il vero teppistello è il suo viziatissimo figliuolo. "La discriminazione è strisciante - spiega Lo Conti -. Tutti sostengono a parole di non essere razzisti, ma venendo ai fatti le cose cambiano". Sulla stessa falsariga il focus dedicato al ritorno in Libia dei disperati sbarcati a Lampedusa. "L'accordo Roma-Tripoli - sostiene l'autore - ha fatto sì che venissero rimandati nella terra di Gheddafi non solo dei libici. C'erano tanti centrafricani, che poi si sono dispersi". Il realismo sposa elementi fantastici nei 42 racconti. La cieca soddisfazione dei bisogni primordiali è argomentata e presa di mira. In primis la corsa alla ricchezza, "che non risparmia nessuno e fa pensare: nel momento del bilancio di una vita le vere ricchezze saranno altre". Ma nei racconti c'è anche spazio per l'analisi di comportamenti cinici, dell'emarginazione e del perbenismo. Già in passato Lo Conti ne aveva parlato, il suo libro precedente si chiama "Discariche".
Fabio Cuminetti
"Una risata vi seppellirà", diceva Bakunin. Le certezze di una vita si sgretolano sotto lo sguardo ironico di Paolo Lo Conti, scrittore trentaquattrenne nato a Messina, ma cresciuto a Bergamo. Nella nuova raccolta di racconti "La moglie del lupo", edita da Zona, Lo Conti sviscera ipocrisie e idiosincrasie d'oggi, focalizzando più temi. L'immigrazione innanzitutto. Emblematica la vicenda di "Fuori dal vaso", in cui tratteggia il profilo ironico dell'amministratore ligio di un condominio, dove la convivenza tra italiani e stranieri si fa ogni giorno più difficile. Amministratore che alla fine però fa una scoperta: il vero teppistello è il suo viziatissimo figliuolo. "La discriminazione è strisciante - spiega Lo Conti -. Tutti sostengono a parole di non essere razzisti, ma venendo ai fatti le cose cambiano". Sulla stessa falsariga il focus dedicato al ritorno in Libia dei disperati sbarcati a Lampedusa. "L'accordo Roma-Tripoli - sostiene l'autore - ha fatto sì che venissero rimandati nella terra di Gheddafi non solo dei libici. C'erano tanti centrafricani, che poi si sono dispersi". Il realismo sposa elementi fantastici nei 42 racconti. La cieca soddisfazione dei bisogni primordiali è argomentata e presa di mira. In primis la corsa alla ricchezza, "che non risparmia nessuno e fa pensare: nel momento del bilancio di una vita le vere ricchezze saranno altre". Ma nei racconti c'è anche spazio per l'analisi di comportamenti cinici, dell'emarginazione e del perbenismo. Già in passato Lo Conti ne aveva parlato, il suo libro precedente si chiama "Discariche".
Fabio Cuminetti
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